Carl Craig

Venerdì 4 Dicembre | ore 00.30 | Azimut Club

La scienza. Uno degli eredi più alti ed ispirati della sacra trinità techno-detroitiana (May / Atkins / Saunderson). Un visionario. Un sacerdote dell’eleganza in chiave techno, con le sue cupe derive atmosferiche, le sue grandiose geometrie, il cinismo dell’identificare subito il cuore di un’armonia, di una melodia, di un frammento e renderlo grandioso, grandioso fino all’eternità. Sì, eternità: perché Carl Craig con la sua musica, col suo carisma, riesce a rendere una notte eterna. La musica da dancefloor come un’esperienza suprema” Damir Ivic

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Carl Craig è uno dei padri della dance odierna. Al Music Institute di Detroit, il celeberrimo club di Derrick May, si è fatto le ossa, seguendo la strada di May e del geniale Juan Atkins, poi, pian piano, ha trovato al sua strada e negli anni Novanta è diventato una star. Produttore, dj, musicista, Craig è eclettico, geniale, intelligente, costantemente innovativo, ama dire che vorrebbe essere considerato il “Quincy Jones” della dance, ed è certamente un “agitatore” sonoro in grado di muoversi in territori diversi, dal jazz alla house, dal funk alla techno, e in molte delle mille derivazioni della club music degli ultimi venti anni. A Tokyo è stato uno dei musicisti coinvolti nel progetto della RedBull Music Academy targato 2014.

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