Moodymann
Sabato 5 Dicembre | ore 23.30 | Q35
“Il sordido. Kenny Dixon Jr. è sordido. Sì, guardalo, ascoltalo: la house più diabolica, le derive black più sensuali, gli sguardi più mefistofelici, una carnalità in musica che sarebbe quasi da esorcismo immediato – perché in mano sua noi tutti diventiamo peccatori, noi tutti davvero. E’ sfrontato in console, Moodymann: provoca, ferma i dischi, ride, parla al microfono, fa un sacco di cose che non dovrebbe fare (ma sai quanto gliene importa a lui)… Ma poi? Poi, mette in campo la sua cultura, la sua conoscenza, la sua incredibile mente musicale e allora ecco, allora non ce n’è più per nessuno. Uno dei più grandi maestri della club culture più black, più underground, più stilosa, più pericolosa” Damir Ivic
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All’anagrafe Kenny Dixon Jr., è una delle figure più misteriose della scena techno di Detroit. Da sempre rifiuta ogni tipo di contatto con i media e comunica esclusivamente con la musica, che nello specifico è una personalissima miscela di house, gospel, techno, jazz e disco. Un suono affascinante che ha finito per conquistare gli amanti della buona musica, senza restrizioni stilistiche. La distanza tenuta da Kenny Dixon (di lui circola solo un ritratto fotografico in stile super-afro, che potrebbe essere un’indicazione stilistica e non appartenergli) ha finito per aumentare la sua dimensione mitica. Moodymann fa parte di quella corrente che si potrebbe definire “roots house”, radicalmente legata alla black music e autrice di alcuni dei lavori più eccitanti e sottovalutati degli ultimi anni dove proprio Moodymann, insieme all’altro genio Theo Parrish, hanno rappresentato il punto di riferimento, faticosamente emerso, dell’autentico Detroit spirit: l’estrema evoluzione dell’anima black di motorcity, dove il soul, il jazz, l’house si fondono in una incantevole miscela.