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9300 volte grazie

Jazz:Re:Found Family is coming bigger!

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9300 PRESENZE PER LA NONA EDIZIONE DEL FESTIVAL

7 VENUE E 36 TRA LIVE E DJ SET PER 68 ORE DI MUSICA ED EVENTI

UN FESTIVAL DIFFUSO IN TUTTA LA CITTA’ DI TORINO

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Si è conclusa domenica 11 dicembre la nona edizione del Jazz:Re:Found festival, con il closing party che ha coronato un programma d’eccezione, il quale ha visto esibirsi artisti di caratura internazionale come Grandmaster Flash, Tony Allen, Gilles Peterson, Colle Der Fomento, James Holden, Underground Resistance, Mr.Scruff, ,Clap!Clap! e tanti altri. Sette differenti venues hanno accolto un totale di 36 tra live e dj set, per 68 ore di musica ed eventi culturali che hanno abbracciato tutta la città di Torino, in linea con lo spirito di condivisione del festival. Un pubblico appassionato di 9300 persone ha seguito le diverse performance, caratterizzate da varietà e contaminazione ma anche da un perfetto intreccio tra cognizione storica e innovazione. Un bilancio positivo dunque, per qualità proposta e numeri raggiunti durante questi cinque intensissimi giorni.

L’appuntamento è per la decima edizione del Jazz:Re:Found a dicembre 2017, anticipato dall’imperdibile esibizione del collettivo strumentale jazz-fusion degli Snarky Puppy, prevista per il 21 aprile 2017 al Teatro della Concordia di Venaria Reale.

Non era scontato arrivare alla fine di questa edizione 2016 potendo annunciare un grande successo, per Jazz:Re:Found. Ritrovarsi senza uno degli headliner a pochi giorni dall’inizio, a causa del forfait dei De La Soul, sarebbe stato un duro colpo per qualsiasi festival. Le cose sono andate invece nel migliore dei modi. Un po’ perché in brevissimo tempo sono stati trovati dei sostituti all’altezza (Gilles Peterson, Colle Der Fomento, Dego) ma soprattutto perché il festival, arrivato alla sua nona edizione, ha costruito per sé il patrimonio più prezioso: un’identità, una stima diffusa, un pubblico competente ed appassionato, un supporto sincero che arriva da mille direzioni diverse. Merito di un’attitudine ben precisa: non aver mai “inseguito le mode”, cercando sempre di essere fedeli a sé stessi, perseguendo un discorso coerente. Un discorso dove varietà e contaminazione sono assolutamente le benvenute e sono anzi apprezzatissime, il tutto in una cornice filologica intessuta di un “filo narrativo” nitido e suggestivo che parte dal funk, dal soul e dal jazz per arrivare alle visioni più “cosmiche” e “tecnologiche”, in un approccio dove storia ed iperfuturo sono strettamente e costantemente intrecciati come regola ineludibile.

Quest’anno le presenze al festival sono aumentate del 30% circa rispetto alla già felicissima edizione precedente, arrivando a sfiorare complessivamente quota 8000. Cifra, questa, a cui va aggiunto il sold out della preview milanese con Jacob Collier e la preview torinese di Robert Glasper arrivando così a un totale di 9300 presenze. 7 venue diverse, 36 live e dj set, 68 ore di musica ed eventi: Torino è stata percorsa da un festival che nell’arco di un weekend “lungo”, complice il ponte dell’Immacolata, ha coinvolto davvero tutta la città e la folta parte di pubblico arrivata da fuori città, a partire da Milano.

Cinque giorni in cui si sono esplorate le nuove frontiere del jazz con i Yussef Kamaal, strepitosi dal vivo: analogici nella strumentazione, visionari nell’immaginazione e nell’impatto ritmico; che ha toccato il cuore più puro dell’hip hop lontano da ogni deriva commerciale con il pioniere Grandmaster Flash, complice di aver mandato in estasi uno Spazio Dora sold out, dove si sono poi esibiti nel corso della serata del venerdì degli intensissimi Colle Der Fomento. Senza dimenticare lo splendido clash guidato da Ensi a Spazio 211, che ha visto sfidarsi la crew torinese Augusta Taurinorum e quella milanese dei Microfoni Click, raggiungendo vette qualitative incredibili per le sfide in freestyle.
U
n evento che, come sempre, si è legato alla club culture più qualitativa e ricca di contenuti: da Gilles Peterson e Dego, gli ultimi arrivati in line up, passando per Sadar Bahar, Leon Vynehall, Mr. Scruff, i Grasso Brothers, Luca LTJ Trevisi, Painé, PassEnger, Dj Fede, Abstract e arrivando fino ai leggendari Underground Resistance, al monumentale Joe Claussel, senza dimenticare Volcov, Soichi Terada, Stump Valley.

Ma non solo. Perché con Tony Allen, James Holden (con il suo nuovo e sorprendente live set), Dj Khalab e Clap! Clap! si è letteralmente viaggiato attorno al mondo, tra Africa ed Oriente, alla ricerca non di suoni da cartolina o da museo ma di ciò che è più vivo, pulsante ed affascinante nel panorama musicale di oggi. Assieme al duo formato da Max Loderbauer e Luigi Ranghino poi, si sono esplorate le vette emotive più preziose dell’improvvisazione e degli “incontri possibili” fra jazz ed elettronica.

Uscendo dal campo della performance musicale vera e propria, Jazz:Re:Found ha inoltre seminato contenuti preziosi: la mostra “John Coltrane Saved My Life”, voluta in un contesto di grande prestigio come il Circolo dei Lettori torinese, il vibrante panel “Stay Black” che ha fatto emergere – anche in modo combattuto – alcuni temi fondamentali da affrontare in campo non solo artistico ma anche socio-politico, la performance di Luca Barcellona (uno dei più grandi calligrafi al mondo) assieme al dj, produttore e collezionista Rocco Pandiani.

Un bilancio finale di cui andare orgogliosi per numeri e qualità, quindi, nutrito da un pubblico entusiasta, preparato e attento a godersi con grande consapevolezza ogni singolo evento del festival. La più grande ricchezza di Jazz:Re:Found è probabilmente questa, al di là del prestigio dei nomi coinvolti in line up.

Jazz:Re:Found si è confermato, anche quest’anno, un “labour of love”: un festival che nasce prima di tutto per passione e che questa passione vuole comunicarla, esprimerla, condividerla nel modo più onesto ed appassionato possibile, anche nei più piccoli particolari (come ad esempio le donazioni richieste a tutti gli accreditati, a favore di Sea Shepherd). Un approccio che, anche nel 2016, anche in Italia, si può rivelare vincente.
L’appuntamento a questo punto è per
aprile 2017 con l’esclusiva esibizione del collettivo jazz-fusion degli Snarky Puppy e poi per dicembre dell’anno prossimo, con la decima edizione del Jazz:Re:Found Festival.

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JAZZ:RE:FOUND IN CIFRE

IX edizione 7-11 dicembre Torino

7 Venues

36 Artisti

68 Ore di musica ed eventi

1190 Vinili ascoltati

7500 Shottini Molinari

7000 Birrette tuborg bevute

400 Litri di molecola versati

1500 Burn

4 Cene Gnammo

121 Piatti di polpette a km 0 dell’Alveare che dice si!

500.000 Flyers

5268 Foto scattate

1920 Minuti di girato

5 Partner istituzionali

1 Main sponsor e 3 sponsor

15 Media partner

10 Partner tecnici

5 Love partner

372 Iscritti alla Guest list di quest’anno in collaborazione con Sea Shepherd per il progetto Social Impact List

1208 Km percorsi

53 Volontari

100% Mood Stay Black

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MAIN SPONSOR: Molinari

SPONSOR: Burn, Tuborg, Molecola

PARTNER ISTITUZIONALI: Città di Torino // Regione Piemonte (Maggior Sostenitore) // Fondazione CRT (Maggior Sostenitore) // Compagnia di San Paolo (Maggior Sostenitore) nell’ambito della Scadenza Unica 2016 Performing Arts// Italian Quality Music Festival /react-text

CONTENT PARTNER: Noisey // Spotify

MEDIA PARTNER: Radio Deejay // DLSO // Griot // Les Inrockuptibles // Outsiders // Polpetta Mag // Rap Burger // Rumore // SentireAscoltare // Soundwall.it // WuMagazine // Zero.eu

PARTNER TECNICI: Yamaha // Alveare // Gnammo // Gravity Records // Clamp Italia // Festicket//Blablacar

LOVE PARTNER: The Goodness Factory // getWYS // DUDE // Sea Shepherd // JAZZMI

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